Il comunicato strafottente con cui Casa Pound giustifica e minimizza il pestaggio squadristico ai danni del giornalista Andrea Joly è tipico di un'organizzazione neofascista che finora ha goduto di ampie protezioni istituzionali ma anche dello sdoganamento da parte di personaggi dei media e dell'informazione. Il gruppo neofascista attribuisce alla "provocazione" del giornalista quello che definisce "litigio". I fascisti ritengono giustificato picchiare in dieci un giornalista che sta riprendendo una loro manifestazione.

I magistrati di Torino dovrebbero prendere esempio da quelli di Bari, che hanno posto sotto sequestro e chiuso la sede di Casa Pound dopo l'aggressione a bastonate, tra gli altri, della nostra allora europarlamentare Eleonora Forenza e dei compagni Antonio Perillo e Claudio Riccio. Al processo in corso a Bari con l'accusa di manifestazioni usuali del disciolto partito fascista, in particolare attuate con il metodo squadrista, ci siamo costituiti parte civile insieme all'ANPI. L'istruttoria ha evidenziato proprio il carattere squadristico dell'azione di Casa Pound, che aveva scientemente aggredito chi aveva partecipato a un corteo -preavvisato- contro Salvini.
Basterebbe raccogliere tutti gli episodi violenti -unitamente alla propaganda degli autodefinitisi "fascisti del terzo millennio"- per attivare le procedure per lo scioglimento previste dal nostro ordinamento. Si proceda senza indugi nel rispetto della Costituzione.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Rita Scapinelli, responsabile antifascismo del Partito della Rifondazione Comunista

Condanniamo con forza l'aggressione ad opera di militanti di Casa Pound nei confronti del giornalista della Stampa Andrea Joly che si "era permesso" di fotografare momenti di un ritrovo di Casa Pound nei pressi di un loro locale. È da tempo che Rifondazione chiede lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste. Abbiamo subito sulla nostra pelle l'aggressione squadrista di queste organizzazioni come quando Eleonora Forenza e alcuni suoi collaboratori sono stati aggrediti da militanti di Casa Pound durante una manifestazione pacifica a Bari. Per tale aggressione è in corso un processo che già ha condannato in primo grado un militante di tale organizzazione, giudicato colpevole di aver fatto parte di un gruppo con «finalità antidemocratiche proprie del partito fascista esaltando e minacciando e usando la violenza e il metodo squadrista quali strumenti di partecipazione politica». E nel corso di questi anni, con governi diversi, aggressioni, devastazioni di sedi, minacce, sono divenute continue per noi, per organizzazioni democratiche, per cittadini immigrati. Cosa aspettiamo quindi? Che avvenga una concreta ricostituzione del partito fascista? magari col tacito consenso di esponenti del governo che ora, apparentemente, condannano l'accaduto e poi non disdegnano la partecipazione a feste e commemorazioni varie organizzate proprio da queste formazioni. La stampa libera fa paura a questi soggetti e questo purtroppo ci riporta a tempi bui che non vogliamo possano ritornare. Ci appelliamo quindi al Presidente della Repubblica quale garante della Costituzione per chiedere il rispetto della XII Disposizione. Ci uniamo a Anpi e a tutte le organizzazioni antifasciste per chiedere lo scioglimento immediato di Casa Pound ribadendo che la Costituzione è e resta antifascista.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Rita Scapinelli, responsabile antifascismo, Partito della Rifondazione Comunista Sinistra Europea

Ringraziamo gli inquirenti per aver identificato e arrestato - da quel che leggiamo - i responsabili dell'assalto con bastoni alla nostra festa e di altri atti squadristici.
Quando avremo notizia della conclusione delle indagini, ci costituiremo parte civile come abbiamo già fatto a Bari dopo l'aggressione da parte di squadristi di Casa Pound alla nostra ex-parlamentare europea Eleonora Forenza e altri compagni.

Gli arresti odierni di neofascisti a Verona confermano quanto denunciamo da anni. Verona è da troppi decenni un caposaldo della destra che, quando governava la città, non disdegnava di organizzare, senza incontrare opposizione istituzionali, concerti nazi rock o eventi che inequivocabilmente si configuravano come anticostituzionali in quanto apologetici del fascismo e del nazismo. Il capoluogo scaligero, come putroppo tante altre città d'Italia, troppe volte ha ospitato e pubblicizzato simili eventi. Segnaliamo un incontro su Goebells domani a Pavia. Violenza contro migranti, atti di omofobia, apologia nazifascismo sono caratteristiche dominanti di questi gruppuscoli che con l'applicazione della "Legge Mancino", rifacendosi alla XII disposizione andrebbero immediatamente sciolti

Questi squadristi fascisti hanno sempre goduto della copertura della destra ufficiale che nega persino che esista il problema del neofascismo perché ce l'ha in casa, tra i suoi elettori e persino candidati.

Troppe connivenze hanno consentito a questi nazifascisti di poter fare propaganda e compiere atti di violenza inaccettabili.

Invece di scandalizzarsi per le inchieste giornalistiche che confermano tali affermazioni, il governo ha l'obbligo costituzionale di sciogliere tutti i gruppi neofascisti.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale, Rita Scapinelli, responsabile antifascismo, Renato Peretti, segretario federazione di Verona del Partito della Rifondazione Comunista

Rita Scapinelli*

Anche quest’anno la ricorrenza del 25 aprile, anziché essere una giornata di festa per tutti gli italiani, e ripeto per tutti lo dovrebbe essere, diventa oggetto di polemiche e di discussioni. A maggior ragione lo è da quando abbiamo al governo del paese una forza che pur non dichiarandosi apertamente fascista, non taglia i legami con le sue origini che, lo ricordo, sono quelle del MSI (Movimento Sociale Italiano nato dalle ceneri del partito fascista, formato da reduci della Repubblica di Salò). Il simbolo della fiamma tricolore è ancora presente nel simbolo di Fratelli d’Italia e i suoi esponenti, a partire proprio dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, non riescono neppure a nominarla la parola antifascista . Molto probabilmente per loro il 25 aprile è una giornata di lutto!

Ma quando pensiamo al 25 aprile, a noi cosa viene in mente immediatamente? Che è la festa della Liberazione dal fascismo e dal nazismo, Liberazione dalla dittatura di Mussolini, Liberazione dalla violenza, dalla assenza di Libertà di espressione, di pensiero politico, Liberazione dal divieto di dissentire dalle scelte politiche del governo.

Che è la festa della Liberazione che ha permesso al popolo italiano di avere una Costituzione che mette al primo posto il lavoro, i diritti inviolabili dell’uomo, la dignità sociale, la parità di “sesso, di razza e di religione e il ripudio della guerra”.

E tutti i componenti del governo hanno giurato sulla Costituzione antifascista di rispettarla e difenderla. Mai giuramento fu così falso! Basterebbe guardare solo l’ultima delle cose menzionate, il ripudio della guerra.

l’Italia dovrebbe ripudiare la guerra come è scritto nell’art. 11 della nostra Costituzione, come strumento per risolvere le controversie internazionali e invece quell’articolo viene continuamente violato con l’approvazione ripetuta di invio di armi in Ucraina, con l’aumento delle spese militari per il riarmo, con la vicinanza spesso manifestata al capo di governo israeliano che bombarda i civili palestinesi e affama donne e bambini. Noi dovremmo identificare la guerra stessa, qualsiasi guerra, come un genocidio, quel genocidio che si sta perpetrando a Gaza.

E se guardiamo anche alle proposte di legge di riforma istituzionale che questo governo di destra intende realizzare come quella sull’autonomia differenziata, che ormai sta arrivando a compimento, e il premierato, notiamo che il vero scopo è quello di stravolgere definitivamente il modello sociale e istituzionale che si regge su quella Costituzione che dovrebbe essere difesa.

Aggiungiamo anche che, da quando c’è questo governo in carica, vi è un rifiorire di manifestazioni e iniziative di organizzazioni neofasciste, che escono allo scoperto e agiscono liberamente, legittimate e tutelate da uno sdoganamento del fascismo in atto già da tempo, in contrasto con la XII Disposizione della Costituzione.

Per non parlare del diritto al dissenso che viene continuamente messo in discussione, vedi le manganellate date agli studenti che manifestavano pacificamente contro la guerra in Palestina, o le censure rispetto agli interventi degli intellettuali o all’attacco al diritto di sciopero ad opera di Salvini.

E’ una destra questa al governo reazionaria, autoritaria che vuole stravolgere la storia attraverso il revisionismo per modificare la memoria collettiva, demonizzare la Resistenza e stravolgere la Costituzione.

Questo 25 aprile assume quindi un significato ancora più importante: ribadisce la nostra lotta a tutti i fascismi del 21° secolo e la nostra difesa ad oltranza della Costituzione.

Quando, nel 1945, l’intera Italia si trovò, grazie alla Resistenza, libera dalla tirannia del ventennio, per coloro che poterono scendere in strada, quel giorno rappresentò il primo momento di pace in cui si poteva ricominciare a lottare per un futuro migliore. Oggi che la guerra mondiale a pezzi minaccia l’intero pianeta, abbiamo il dovere di ricordarla quell’aspirazione, che non riguarda solo il nostro paese ma il mondo intero. Ci permettiamo di dire che chi considera, ancor’oggi la guerra come una soluzione, non è degno di ricordare il 25 aprile. Per questo saremo in piazza.

Chiediamo a tutte le federazioni di essere presenti alla grande manifestazione di Milano e a tutte quelle che si svolgeranno nelle altre città per difendere i valori nati dalla Resistenza. Ci saremo a fianco di Anpi e delle associazioni antifasciste. Saremo presenti con le nostre bandiere e con i nostri striscioni per dire chiaramente che siamo contro tutti coloro che vogliono la guerra e siamo con tutti coloro che vogliono difendere la Costituzione antifascista.

Responsabile Nazionale Antifascismo
PRC/SE

Care compagne e cari compagni,

segnaliamo questa importante iniziativa internazionale organizzata dalla Sinistra Europea, in collaborazione con il Bloque de Izquierda e Transform!Europe in occasione del 50esimo anniversario della Rivoluzione dei Garofani. Dal 19 al 21 aprile a Lisbona, alla quale parteciperanno per il Partito della Rifondazione Comunista Eleonora Forenza e Rita Scapinelli.

The Party of the European Left, Bloco de Esquerda and transform!europe organise from the 19th to the 21st of April 2024 the conference

NO PASARAN “DEFEATING THE FAR RIGHT, BUILDING THE ALTERNATIVE” INTERNATIONAL CONFERENCE

in Lisbon.

A questo link trovate tutto il programma.
qui invece sará possibile seguire il seminario via streaming:
https://www.youtube.com/watch?v=UHLL5X0YFtw

Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale Prc-Se
Eleonora Forenza, Segretariato Sinistra Europea
Rita Scapinelli, Resp. le Antifascismo Segreteria Nazionale. PRC-SE
Anna Camposampiero, Resp. le Comunicazione Segreteria Nazionale PRC-SE, Esecutivo della Sinistra Europea

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