Cari/e,

abbiamo trascorso l'estate a raccogliere firme per il referendum contro l'Autonomia Differenziata, stiamo terminando la raccolta firme per il referendum cittadinanza, tutte azioni per opporci alle azioni di una destra sempre più arrogante e reazionaria. La situazione è pesante e il momento è proprio difficile. Rigurgiti di fascismo sono presenti in tutto il territorio e si manifestano con aggressioni, con iniziative di organizzazioni neofasciste oppure iniziative organizzate da associazioni pseudoculturali vicine a Casapound. Quello che però è ancora più grave, sono i provvedimenti di questo governo che manifestano chiaramente la sua natura. Ne è un esempio il ddl sulla sicurezza contro il quale abbiamo manifestato, insieme ad altre forze antifasciste, proprio giovedì scorso. Il problema maggiore è che tra la gente comune sembra non esserci percezione del pericolo che sta dietro a queste proposte di legge. Siamo in una situazione di emergenza, pertanto credo sia necessario riunirci per fare il punto della situazione e avanzare proposte di " resistenza".

Ci convochiamo quindi come dipartimento nazionale Antifascismo in modalità on line:

L'incontro si terrà on line

GIOVEDI' 3 OTTOBRE alle ore 21.00 con il seguente o.d.g:

  • - Analisi della situazione sui territori rispetto alle organizzazioni neofasciste
  • - Iniziative contro il Ddl Sicurezza
  • - Presenza dei/ delle nostri/e compagni/e nelle organizzazioni antifasciste

La riunione si terrà con i/le compagni/e nominati/e responsabili dalle varie Federazioni, ma che resta comunque aperta anche ai/le segretari/e e ad altri/e interessati/e (in questo caso, vi invitiamo a comunicare il nominativo e la propria mail rispondendo a questa comunicazione, così potrete ricevere il link).

Il link per la riunione vi verrà inviato nella giornata di mercoledì 2 ottobre.

Spero che riusciate tutti e tutte ad essere presenti.

Fraterni saluti

Rita Scapinelli

Segreteria nazionale, Responsabile Antifascismo Prc-Se

 

Nicola Porro sul suo blog ha pubblicato ieri un articolo a sostegno della petizione dei fascisti di Casa Pound che propongono di negare i finanziamenti pubblici all'ANPI. Il giornalista e conduttore televisivo Mediaset rilancia su X definendo l'iniziativa fascista "davvero interessante". E' gravissimo che un conduttore televisivo sponsorizzi una palese intimidazione nei confronti della più grande organizzazione antifascista del nostro paese, custode della memoria della Resistenza.
Questa destra da anni cerca di riscrivere la storia. Per questo l'ANPI è un bersaglio da zittire. Da anni si tenta di delegittimare il lavoro di formazione storica, trasmissione della memoria della Resistenza e dell'antifascismo, difesa dei principi della Costituzione che l'associazione porta avanti.
Porro è uno degli opinionisti più noti della destra italiana, quotidianamente impegnato nella battaglia mediatica a sostegno del governo.
Siamo di fronte quindi a una manifestazione palese della realtà dell'informazione che fiancheggia destra italiana: protegge i gruppi neofascisti e ne condivide le parole d'ordine che per anni ha popolarizzato attraverso giornali e tv.
Nell'esprimere la nostra solidarietà all'ANPI auspichiamo che sia corale la presa di distanza e la condanna della provocazione di Porro.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Rita Scapinelli, responsabile antifascismo del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

Il comunicato strafottente con cui Casa Pound giustifica e minimizza il pestaggio squadristico ai danni del giornalista Andrea Joly è tipico di un'organizzazione neofascista che finora ha goduto di ampie protezioni istituzionali ma anche dello sdoganamento da parte di personaggi dei media e dell'informazione. Il gruppo neofascista attribuisce alla "provocazione" del giornalista quello che definisce "litigio". I fascisti ritengono giustificato picchiare in dieci un giornalista che sta riprendendo una loro manifestazione.

I magistrati di Torino dovrebbero prendere esempio da quelli di Bari, che hanno posto sotto sequestro e chiuso la sede di Casa Pound dopo l'aggressione a bastonate, tra gli altri, della nostra allora europarlamentare Eleonora Forenza e dei compagni Antonio Perillo e Claudio Riccio. Al processo in corso a Bari con l'accusa di manifestazioni usuali del disciolto partito fascista, in particolare attuate con il metodo squadrista, ci siamo costituiti parte civile insieme all'ANPI. L'istruttoria ha evidenziato proprio il carattere squadristico dell'azione di Casa Pound, che aveva scientemente aggredito chi aveva partecipato a un corteo -preavvisato- contro Salvini.
Basterebbe raccogliere tutti gli episodi violenti -unitamente alla propaganda degli autodefinitisi "fascisti del terzo millennio"- per attivare le procedure per lo scioglimento previste dal nostro ordinamento. Si proceda senza indugi nel rispetto della Costituzione.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Rita Scapinelli, responsabile antifascismo del Partito della Rifondazione Comunista

Condanniamo con forza l'aggressione ad opera di militanti di Casa Pound nei confronti del giornalista della Stampa Andrea Joly che si "era permesso" di fotografare momenti di un ritrovo di Casa Pound nei pressi di un loro locale. È da tempo che Rifondazione chiede lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste. Abbiamo subito sulla nostra pelle l'aggressione squadrista di queste organizzazioni come quando Eleonora Forenza e alcuni suoi collaboratori sono stati aggrediti da militanti di Casa Pound durante una manifestazione pacifica a Bari. Per tale aggressione è in corso un processo che già ha condannato in primo grado un militante di tale organizzazione, giudicato colpevole di aver fatto parte di un gruppo con «finalità antidemocratiche proprie del partito fascista esaltando e minacciando e usando la violenza e il metodo squadrista quali strumenti di partecipazione politica». E nel corso di questi anni, con governi diversi, aggressioni, devastazioni di sedi, minacce, sono divenute continue per noi, per organizzazioni democratiche, per cittadini immigrati. Cosa aspettiamo quindi? Che avvenga una concreta ricostituzione del partito fascista? magari col tacito consenso di esponenti del governo che ora, apparentemente, condannano l'accaduto e poi non disdegnano la partecipazione a feste e commemorazioni varie organizzate proprio da queste formazioni. La stampa libera fa paura a questi soggetti e questo purtroppo ci riporta a tempi bui che non vogliamo possano ritornare. Ci appelliamo quindi al Presidente della Repubblica quale garante della Costituzione per chiedere il rispetto della XII Disposizione. Ci uniamo a Anpi e a tutte le organizzazioni antifasciste per chiedere lo scioglimento immediato di Casa Pound ribadendo che la Costituzione è e resta antifascista.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Rita Scapinelli, responsabile antifascismo, Partito della Rifondazione Comunista Sinistra Europea

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