agcomdi Dario d'Elia

L'ex presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida sostiene che il Garante delle Comunicazioni disponga di adeguato diritto per censurare i siti pirata. La Costituzione non contiene una disciplina per i mezzi di comunicazione come Internet.

L'AGCOM ha il potere di oscurare i siti Web che violano sistematicamente le norme sul diritto d'autore? Sì, secondo l'ex presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida.

Il super-consulente messo in campo dal Garante ha individuato i fondamenti giuridici che possono sostenere questa tesi, a dimostrazione che il prossimo testo sull'anti-pirateria sarà particolarmente duro.

Onida sostiene che anche se l'AGCOM è di fatto un'autorità amministrativa, ha tutto il diritto di intervenire. Se si parte dal presupposto che l'urgenza è chiave è evidente che "data la natura diffusiva della Rete" bisogna agire immediatamente. Ecco quindi la possibilità, a suo parere, delconferimento di funzioni ispettive ai dipendenti. Poteri che deriverebbero anche dal Decreto Romani (il numero 44 del 2010), come riporta La Repubblica, che assegna al Garante il compito di rendere effettiva l'osservanza dei limiti e dei divieti".

Insomma, per Onida non c'è bisogno di scomodare il Parlamento anche se vengono tirati i ballo diritto fondamentali come la privacy e la libertà di espressione. La legge non sembra essere necessaria per i mezzi di diffusione come Internet "per i quali la Costituzione non contiene una disciplina". È sufficiente a suo parere un regolamento con successiva approvazione del Garante.

Eppure il commissario Nicola D'Angelo, ma anche l'associazione Agorà Digitale e giuristi IT, sostengono che tutto questo potrebbe mettere a rischio le libertà digitali. Anche a fronte dei decreti legislativi n. 68 e il n. 70 del 2003, il Testo unico dei media, la legge 43 del 2005 che proteggono il diritto d'autore, forse il dibattito andrebbe contestualizzato. Un diritto può evolversi con il tempo e mutare i suoi confini in relazione all'ambiente circostante.

Aggiornamento. "In riferimento a notizie di stampa relative al fatto che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni avrebbe chiesto un parere al Professor Valerio Onida in tema di misure per contrastare la pirateria informatica, si precisa che l'AGCOM non ha richiesto al riguardo alcun parere esterno", si legge nell'ultima nota AGCOM. "Quello riportato è un parere pro-veritate prodotto da Confindustria cultura nell'ambito della consultazione pubblica svolta dall'Autorità tra i soggetti interessati".

da agoradigitale.org 13/03/2012

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