Web e democrazia. Dai referendum dello scorso anno alle mobilitazioni contro la legge bavaglio. Dall'impegno per cambiare la legge elettorale alle tante discussione che fanno da contrappunto alla vita dei partiti e delle associazioni italiane. La rete, un veicolo sempre più diffuso per veicolare istanza e richieste dei cittadini. Un vero bene comune. Ed è proprio per sottolineare l'essenza democratica del web che è partita "Internet Bene Comune", una campagna di sensibilizzazione rivolta a "amministratori, imprese e istituzioni". Per "diffondere una maggiore consapevolezza dell'importanza fondamentale che la rete ha in tutti gli ambiti del nostro vivere quotidiano".
La campagna. Tutto parte in Toscana, e una delle prime adesioni al progetto è quella del governatore della regione, Enrico Rossi. E la partecipazione di addetti ai lavori e cittadini si diffonde a macchia d'olio. Anche grazie alla possibilità di fornire contributi al progetto. Riflessioni, analisi, interventi sul proprio rapporto con la rete e sulle eventuali possibilità di sviluppo del web come fattore di implementazione della qualità democratica del Paese. #inernetbenecomune è già trend topic su Twitter. Una riflessione comune e partecipata sul futuro del web con un obiettivo precviso: inserire negli statuti degli enti locali il "diritto alla rete".