Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha dichiarato:
"Abbiamo criticato l'accordo del 28 giugno, in particolare per i suoi contenuti sulla derogabilità dei contratti, non ne comprendiamo la sottoscrizione definitiva ora, in presenza dell'approvazione dell'articolo 8 della manovra.
L'idea che sia possibile "difendersi" dall'articolo 8 facendo riferimento al 28 giugno non ha senso, persino a prescindere dalle valutazioni di merito sul 28 giugno, per il semplice fatto che oggi l'articolo 8 è legge dello stato. Occorre porsi l'obiettivo di cancellare l'articolo 8, se necessario anche attraverso la via referendaria, e la riconquista di un sistema contrattuale che escluda le deroghe.
La Cgil, con lo sciopero del 6 settembre ha mostrato la sua grande capacità di mobilitazione, da quella occorre ripartire, non certo dall'accordo con Confindustria".
-- Ufficio stampa Prc-SE