Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista/Federazione della Sinistra, dichiara:

«Con tutto il rispetto per il Presidente della Repubblica, quando afferma che non vi saranno licenziamenti facili a valanga, Giorgio Napolitano opera una deformazione paternalistica che falsifica la realtà. Se l’articolo 18 non è un problema, lo si lasci inalterato! Purtroppo la modifica dell’articolo 18 permetterà di fatto i licenziamenti ingiusti: il lavoratore licenziato, anche se dimostrasse che i motivi economici non sussistevano, non verrà reintegrato. Viene a cadere un deterrente fondamentale per quegli imprenditori che usano la crisi come scusa per licenziare lavoratori “scomodi”. Con buona pace di cosa pensa il Presidente della Repubblica questa è la tragica realtà che riduce i lavoratori italiani allo stato di una merce: monetizzabile ma priva di diritti. Questa situazione in cui da un lato si tolgono i diritti ai più deboli e dall’altra li si rassicura in modo paternalistico è inaccettabile, tanto più se viene dal Presidente della Repubblica, che dall’alto del suo fondamentale ruolo super partes di garante della Costituzione, dovrebbe difendere il principio di eguaglianza tra tutti i cittadini – lavoratori compresi - e non quello di impunità per gli imprenditori».

Roma, 23 marzo 2012
Ufficio stampa Prc

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