Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista – Federazione della Sinistra, dichiara:

«Una misura concreta per i giovani? Abolire la riforma del ministro Fornero che ha aumentato l’età pensionabile. Mandare in pensione prima i lavoratori che hanno già più di quarant’anni di onorata e faticosa carriera significa, oltre che rendere giustizia ai loro sacrifici, creare posti di lavoro per i più giovani. Altro che articolo 18, è questo conflitto tra mancati pensionati e potenziali nuovi assunti che va eliminato! Inoltre, chiediamo che sia istituito per i disoccupati un reddito sociale, che può essere tranquillamente ricavato da una tassazione anche minima dei grandi patrimoni. Ripartire dal lavoro e dall’estensione dei diritti, così si combatte la crisi!».

Roma, 30 gennaio 2012

Ufficio stampa Prc:
Barbara Battaglia

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista - Federazione della Sinistra, dichiara:

«Il governo ha deciso che gli aerei in Afghanistan potranno non solo sparare ma anche bombardare, dando il via libera nello specifico all’impiego delle bombe per i quattro cacciabombardieri italiani Amx Acol schierati ad Herat: è una vergogna!
E' intollerabile che il nostro governo decida, unico al mondo, di rafforzare il proprio ruolo di guerra, invece di perseguire l'obiettivo di andarsene il prima possibile da quel conflitto infinito. Un altro pessimo elemento di continuità con il governo Berlusconi: anzi, l'esecutivo Monti riesce là dove La Russa aveva fallito, connotando in maniera ancora più pesante la nostra insensata presenza nella guerra in Afghanistan».

28 gennaio 2012
Ufficio stampa Prc

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista - Federazione della Sinistra, ha dichiarato:

"La grande manifestazione organizzata dal sindacalismo di base che oggi ha attraversato le vie di Roma e il successo dello sciopero degli autoferrotranvieri ci dice una cosa sola: i lavoratori non ne possono più di manovre socialmente inique e recessive sul piano economico. Il governo Monti ascolti questi lavoratori, che oggi per scioperare hanno fatto un grande sacrificio finanziario, invece di ascoltare i banchieri che hanno stipendi milionari. Quella che ha scioperato è l’Italia che produce la ricchezza, i banchieri se la accaparrano”.

Roma, 27 gennaio 2012
Ufficio stampa Prc

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista – Federazione della Sinistra, dichiara:

«Rifondazione comunista aderisce alla manifestazione in programma per domani, sabato 28, a Torino e a tutte le mobilitazioni che il movimento No Tav deciderà di organizzare. Noi siamo da sempre dalla parte del movimento e sappiamo che non si farà intimidire, banalmente perché ha ragione da vendere! Si tratta di un’opera inutile e dannosa per l’ambiente e il territorio della Val di Susa: chi contesta questo progetto, come fanno i valsusini e tutti coloro che gli danno una mano da anni, con la disobbedienza civile, dice solo la verità, che dovrebbe essere invece presa in seria considerazione dal “governo tecnico” in un periodo di crisi economica come questo. È vergognoso che i soldi pubblici vengano sprecati in un’opera inutile sul piano dei trasporti e dannosa sul piano dell’ambiente e della vita in valle. Ora e sempre no alla Tav!»

Roma, 27 gennaio 2012
Ufficio stampa Prc

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha dichiarato:

«Gli arresti di stamane sono l’ennesimo tentativo di ridurre il movimento NO TAV ad un problema di ordine pubblico al fine di dividerlo e delegittimarlo. È l’ennesimo punto di continuità tra il governo Berlusconi e il governo Monti: non si riconoscono le ragioni di chi protesta, non si tratta, ma si agisce militarmente, si determina un clima di tensione e poi si processa sulla base degli scontri che avvengono. Il 28 giugno e il 3 luglio ho partecipato anch’io alle manifestazioni in Val di Susa, sono stato abbondantemente gasato e voglio affermare ancora una volta che -  al contrario di cosa si vuol far credere - il movimento NO TAV non è un problema di ordine pubblico ma una grande esperienza politica in cui una comunità vuole decidere democraticamente sul proprio futuro, così come democraticamente decide le forme e i contenuti delle mobilitazioni. Voglio quindi esprimere la mia solidarietà al Movimento No Tav e l’impegno a proseguire la lotta affinché quello sperpero di danaro pubblico, inutile e dannoso, venga fermato e la Val di Susa non sia più una terra militarizzata».

Roma, 26 gennaio 2012

Ufficio stampa Prc

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