di Giuseppe Carroccia
Chi ha avuto lo stomaco per seguire l’intera, vomitevole e olioricinica conferenza stampa delle dimissioni di Renata Polverini, può essersi fatto una idea della sottocultura politica berlusconiana, sostanzialmente fascista, che ha mal governato la capitale e la regione.
Da Storace che ha saccheggiato in maniera clientelare le finanze regionali stendendo la sanità per poi approdare al ruolo di ministro della salute, nonostante che in campagna elettorale avesse spergiurato negando che avrebbe ricoperto incarichi nazionali, al disastro della gestione Alemanno costellata di scandali, fallimenti, finanziamenti a organizzazioni neonaziste, a quest’ultima abbuffata regionale, un unico filo nero ha strangolato la vita sociale, l’attività economica, la democrazia.
Non si è trattato di una semplice parentopoli(che pure c’è stata), chiamiamola col suo vero nome:fascistopoli.











