di Etienne Balibar
Jürgen Habermas ha parlato alto e chiaro sulla situazione europea e le decisioni che essa esige nell'articolo scritto assieme all'economista Peter Bofinger - membro del Consiglio tedesco dei saggi - e all'ex ministro bavarese Julian Nida-Ruemielin, uscito sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung il 3 agosto scorso (in italiano su Repubblica del 4 agosto) con il titolo «Rifiutiamo una democrazia di facciata», nel quale prende di mira le allusioni di alcuni membri del governo sulla elezione a suffragio universale di un presidente dell'Europa per legittimare il patto di bilancio europeo.
Nell'essenziale la tesi di Habermas è che la crisi non ha nulla a che vedere con le «colpe» degli Stati spendaccioni che gli stati «economi» stenterebbero a risanare (in tedesco «Schuld» significa sia «debito» sia «colpa»).