di Patrizia Sentinelli
“Ripareremo: mandaremo Prodi al Quirinale” ha detto Niki Vendola alla festa dell’Unità. Provo a replicare non per gusto della polemica, peraltro in questo periodo abusata da molti in politica, ma per difendere un passaggio particolamente delicato della storia della sinistra italiana e di Rifondazione Comunista che ha influito molto sulle scelte e sul carattere dell’opposizione al “pensiero unico” del centro sinistra che in quegli anni veniva a consolidarsi.
Le parole di Vendola mi sono apparse non solo superficiali e gratuite ma, cosa più grave, ispirate a un bisogno di piacere, di farsi accettare proprio da quel popolo e da quei dirigenti che in quel tornante più ci hanno attaccato duramente e accusato in ogni modo e luogo per aver troncato l’esperienza che consideravano molto progressiva del governo Prodi.