di Giacomo Russo Spena
Rompere con il “montismo” e con l’inciucio ABC (Alfano-Bersani-Casini) per costruire qualcosa di nuovo. Qualcosa che adesso ancora non c’è, almeno in Italia. Syriza, il partito della sinistra alternativa che in Grecia per poco non ha vinto le elezioni “pilotate” dall’alto dall’Europa, è un modello riproponibile da noi? Ieri sera a Venezia Paolo Ferrero (Federazione della Sinistra), Alexis Tsipras (Syriza) e Maurizio Landini (Fiom) – in un confronto pubblico – ne hanno discusso trovando alla fine molti punti di convergenza, almeno sulle politiche da contrastare in Europa: no ai diktat imposti dalla troika, no all’austerity, “che la crisi la paghi chi l’ha generata”.