di Luca Cangemi *
Abbiamo più volte denunciato, in questi mesi come inaccettabile la proposta del concorso a cattedra, agitata dal ministro Profumo, senza sciogliere la vera questione della scuola italiana, cioè il risarcimento dei brutali tagli operati dalla Gelmini e confermati dal governo tecnico. Confermiamo la nostra opinione di fronte alla proposta del Consiglio dei Ministri. Che senso ha organizzare la mastodontica e costosissima macchina di un concorso nazionale, mettendo in gioco meno di dodicimila posti? Intanto rimangono tagliati fuori decine di migliaia di precari che hanno fatto andare avanti la scuola per anni o decenni, per i quali una legge dello stato aveva previsto la stabilizzazione.