di Alberto Burgio
Proviamo a guardare la crisi da lontano, come facciamo con i quadri di grandi dimensioni. Se ci sottraiamo per un momento all'incessante bombardamento di cifre (spread e indici di borsa, rendimento dei titoli pubblici e tassi d'interesse, debiti, deficit e percentuali di caduta del pil) che cosa vediamo?
Questi, dopo cinque anni di crisi, sembrano i principali effetti macroeconomici e sociali. In primo luogo, la caduta dei redditi da lavoro (salari, stipendi, pensioni) anche in conseguenza dei tagli del welfare e dell'aumento dei prezzi e della pressione fiscale. In Italia il fenomeno è esasperato dal record di evasione ed elusione fiscale (una scelta politica, non un accidente).