di red.
I tendoni sono andati su sotto il sole cocente di questo agosto rovente. E, con la stessa calura, sono stati preparati gli allestimenti, scaricati i materiali, appesi gli striscioni. Una settimana di lavoro che ha coinvolto decine di volontari e che questa sera si concretizzerà con l’apertura dei cancelli del Festival NoDalMolin.
Sesta edizione, dunque. Nel solco dell’opposizione alle servitù militari e della difesa dei beni comuni. Perché il Festival NoDalMolin non è soltanto una festa. E’, anche, musica e spettacoli, certo. Ma è soprattutto politica, ricerca collettiva di strumenti e proposte per l’artenativa, costruizione comunitaria di uno spazio che guardi al territorio come al terreno della democrazia e della partecipazione.