di Tarcisio Tarquini
Partiamo dai dati dell’Istat e da quello che ha colpito di più: la consistente presenza, nell’ampia fetta dei poveri dei nostri giorni, della figura del lavoratore povero, quello che è stato inquadrato sotto la definizione di woorking poor. È sembrata la sorpresa più sconvolgente portata dalla crisi: una novità che denuncia l’impoverimento progressivo delle famiglie e dichiara solennemente il crollo di quello che finora era considerato, tanto dagli studiosi quanto dal senso comune, il baluardo più forte (e perciò il rimedio più sicuro) contro la miseria economica.