di Fabio Marcelli
Penso non vada affatto sottovalutata la portata dell’irruzione, avvenuta lo scorso giovedì, nella piazza dove stancamente si esibivano i soliti leader sindacali, di centinaia di operai dell’Ilva e cittadini di Taranto organizzati nel Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti, che hanno costretto i “bonzi” a interrompere precipitosamente il comizio rifugiandosi da qualche parte sotto la custodia delle forze dell’ordine, in uno slancio di apprensione e paura forse eccessive.
Questa irruzione, pacifica ma determinata potrebbe avere il merito di far saltare il tavolo dove una serie di loschi personaggi si accingevano a giocare, in nome di ruoli di rappresentanza del tutto fittizi, una partita che avrebbe con ogni probabilità visto perdenti sia i lavoratori dell’Ilva che la città di Taranto.