di Alfonso Gianni
Dobbiamo all'appello contro il furto d'informazione, comparso pochi giorni fa su il manifesto e alle autorevoli firme che lo sottendono, se tra i caldi dell'estate si è infilato qualche refolo di dibattito economico. Se ne è accorta anche la grande stampa, proprio quella giustamente messa sotto accusa dai firmatari dell'appello. A essere puntigliosi dovremmo precisare che l'imputata principale è la stampa generalista, quella specializzata non ha potuto allo stesso modo nascondere la verità. Basta confrontare la differenza fra gli inserti economici di Repubblica o del Corriere della Sera e i loro contenitori.