di Salvatore Cannavò
Sono 50 milioni i posti di lavoro andati in fumo negli anni della crisi. Lo ha rilevato l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) nel suo Rapporto sul lavoro nel mondo di qualche mese fa e che siamo riusciti a leggere in ritardo. La cifra di 50 milioni si riferisce al saldo tra impieghi nel 2008 e quelli nel 2011, quindi il saldo potrebbe essere molto più negativo se consideriamo il tasso di recessione che il 2012 sta producendo. Un saldo negativo nonostante diversi paesi emergenti abbiano continuato a creare posti di lavoro non sufficienti a compensare l’andamento negativo che proviene soprattutto dall’Europa.