di Alberto Burgio
Tutto si può dire della lettera pubblicata ieri dal «manifesto», meno che usi mezze misure. Parlare di furto di informazione non è uno scherzo: perché, dunque, questi toni? Credo che la denuncia muova da una convinzione: oggi, nel trattare della crisi economica e delle politiche che dovrebbero arginarla, la stampa italiana (ma il discorso vale probabilmente anche su scala europea) non svolge la funzione che le competerebbe: quella di spiegare in modo comprensibile gli eventi. Fa perlopiù esattamente il contrario: ripete l’interpretazione ufficiale, la presenta come l’unica possibile e, così facendo, impedisce ai non addetti ai lavori di capire che cosa sta succedendo da cinque anni a questa parte.