di Roberto Gramiccia
Comincio col dire, a scanso di equivoci, di essere pienamente d’accordo con il documento approvato dall’ultimo Comitato Politico Nazionale e con la valorizzazione delle opportunità che la lista Ingroia offre a noi e a tutto lo schieramento a sinistra del Pd. Permettetemi di dare per scontate le ragioni di questo consenso che sono le stesse ben note a tutti noi. Detto questo, vorrei osservare due o tre cose in spirito assolutamente costruttivo.
1) E’stata fatta la scelta di enfatizzare nel simbolo elettorale il nome di Antonio Ingroia. Anche volendo sorvolare sulle modalità di questa scelta, bisogna tener conto che questo fatto se, da un lato, attirerà dei consensi, dall’altro, scoraggerà coloro (e non sono pochi) a cui è venuta a nausea la pratica di una cultura lideristico-carismatica che ha informato di sé, negli ultimi anni, fenomeni come il berlusconismo ma anche il veltronismo, il bertinottismo, il vendolismo, il grillismo e per ultimo il renzismo.