di Alessandro Gilioli
In quel 33 per cento di voti ottenuti quattro anni fa dal Pd ce n’erano molti, moltissimi, che non erano né consensi storici dei due partiti di provenienza, Ds e Margherita, né di elettori affascinati dal sogno veltroniano della ‘buona politica’ di cui Walter aveva straparlato per anni. Semplicemente, erano voti di persone che, molto pragmaticamente, ritenevano insano e insensato che per la terza volta, in questo Paese, salisse al potere un conclamato bugiardo tycoon mediatico che aveva a cuore soltanto la sua sorte e i suoi interessi economici.