di Tommso Di Francesco
Ieri la proposta dal basso di tagli alla nuova spesa militare del governo "tecnico" italiano, per l'occasione impersonato addirittura dal ministro-ammiraglio Di Paola, è arrivata in Parlamento e nelle stanze del governo.
Sono state consegnate infatti 75mila firme di cittadini contrari all'acquisto di 90 F-35 (Joint Strike Fighter) che costeranno ben 12 miliardi, previsti dalla finanziaria di Monti e confermati dal Ddl del ministro della difesa Di Paola dopo tanto strombazzare di risparmi e spending review che invece tagliano inesorabilmente welfare e spese sociali.
La petizione contro i cacciabombardieri è stata presentata da Rete italiana per il disarmo, Sbilanciamoci e Tavola della Pace dopo un seminario che ha smentito la posizione del governo sui presunti risparmi alla Difesa.