di Linda Santilli
Il padrone oggi può tutto o quasi. Può pretendere che tu lavori 12 ore al giorno per 2 lire. Può licenziarti senza giusta causa perché ti sei assentato quando avevi l’influenza o perché sei troppo vecchio e il mercato si sa è competitivo, o perché sei minimamente sindacalizzato e rappresenti un pericolo. Questo è la scenario sociale in cui viviamo. Ma quando succede che il padrone ti licenzia senza tanti complimenti perché sei un donna stiamo parlando di un’altra storia. Quando succede che ti viene sbattuta la porta in faccia perché hai un corpo riproduttivo, la cifra di quel gesto, che pare sbucare dall’androne più buio di epoche passate, si carica di significati terribili.