di Marco Sferini
Non c’è niente da festeggiare. Ma una commemorazione il Primo maggio la merita comunque e, per questo, forse il miglior modo per ricordare la giornata internazionale di festa delle lavoratrici e dei lavoratori è fare una analisi dell’attuale stato di crisi economica che sta letteralmente impoverendo all’osso la popolazione italiana, che getta – dopo la Grecia – anche la Spagna in piena recessione e che sul piano politica spera in Francia di trovare in Hollande quell’inversione di rotta che certamente con la riproposizione di Nicolas Sarkozy non potrebbe neppure sperare.