di Salvatore Borsellino
Ho appena ascoltato la diretta di Antonio Ingroia. Ha chiesto il sostegno del nostro movimento, il movimento delle Agende Rosse. Ho sempre sostenuto che il nostro movimento non debba partecipare direttamente alle competizioni politiche, ma qui non si tratta più di una competizione politica, qui stiamo per affrontare la battaglia finale di una guerra. Da una parte c'è chi con la mafia vuole convivere, tra chi con l'antistato ha condotto trattative e su di esse ha mantenuto uno scellerato silenzio lungo venti anni. Dall'altra parte c'è chi con la criminalità organizzata, con questo cancro che continua a corrodere il nostro paese, vuole seguire la strada di quegli uomini che hanno dedicato la loro vita a questa lotta.