di Linda Santilli
Lo spot che imperversa in prima serata sui vari canali televisivi a firma Dash fa venire i brividi e ci ricorda in che paese viviamo. Dove altro una simile pubblicità potrebbe andare in onda e permanere così a lungo senza generare una rivolta? Qui non si tratta di misoginia mascherata, di rimandare una immagine stereotipata femminile in modo sottile e subdolo, qui al contrario il messaggio è talmente diretto nel suo anacronismo da apparire grottesco.