di Giuliana Sgrena
L'Assemblea generale mette al bando le escissioni genitali femminili L'Onu contro la pratica che ferisce 140 milioni di donne nel mondo
Una data da ricordare: il 20 dicembre 2012, l'Assemblea generale delle Nazioni unite ha adottato la risoluzione per la messa al bando universale delle mutilazioni genitali femminili (Mgf). La risoluzione era stata depositata dal Gruppo dei paesi africani e sostenuta dai due terzi degli stati membri delle Nazioni unite.
L'evento è stato seguito in diretta da una sala del Partito radicale a Roma e accolto con commozione e entusiasmo dai presenti (in maggioranza donne, ma non solo). E soprattutto da Emma Bonino che con l'associazione Non c'è pace senza giustizia (Npsg), dal 2000, è stata una delle protagoniste della campagna per la messa al bando di una delle pratiche più crudeli inflitte al corpo della donna, fin da quando è bambina.