La “riforma” delle pensioni, al pari della manomissione dell’articolo 18 e della volontà di distruggere la contrattazione collettiva e i diritti del lavoro attraverso l’articolo 8, è parte organica della profonda regressione sociale, civile e democratica, a cui le politiche iperliberiste europee e del governo Monti stanno condannando le nostre società.
Le misure assunte rappresentano una controriforma strutturale destinata ad aggravare la crisi e a produrre conseguenze negative gravissime sull’insieme del corpo sociale.