di Alba Sasso
L’agenda del rigore sta lasciando segni sempre più evidenti e profondi nella vita quotidiana delle persone, nel loro stile di vita, nelle abitudini, perfino nell’alimentazione o nell’abbigliamento. Nelle famiglie c’è sempre di più paura, incertezza, vacilla quella sensazione che comunque ce la faremo, come ce l’abbiamo sempre fatta; si riducono persino le iscrizioni a scuola, le immatricolazioni all’Università. E non a caso sono studentesse e studenti, giovani e giovanissimi, in Italia come in Europa a reagire, a scendere in piazza per opporsi a un “futuro disegnato da altri” in maniera nuova, più profonda, più consapevole.