di Giuseppe Carroccia
MGF. Con questo semplice acronimo, usando esclusivamente le nuove tecnologie informatiche un gruppo di giovani ferrovieri ha convocato una assemblea nazionale per contestare la firma del contratto nazionale che ha aumentato l’orario di lavoro e sensibilmente peggiorato le condizioni normative della categoria. In duecento si sono ritrovati martedì 20 novembre a Roma. Per la prima volta dopo molti anni gli anziani erano in netta minoranza e una nuova generazione ha saputo prendere l’iniziativa riuscendo a dare una scossa in un panorama segnato dalla rabbia e dalla rassegnazione contestando duramente le organizzazioni sindacali firmatarie a cui da pochi giorni si è aggiunta anche l’Orsa, nonostante la ferma opposizione dei macchinisti.
In tutti gli interventi, molto puntuali nella denuncia e nella proposta era ferma la convinzione di un passaggio decisivo per il proprio futuro e quello del trasporto pubblico, ma anche una diffusa consapevolezza del disastro economico e sociale prodotto dal governo Monti.