di Matteo Bartocci
Risponderemo «foto su foto», aveva detto sicura la ministra Cancellieri difendendo in toto il comportamento della polizia nei filmati del corteo del 14 novembre a Roma. E invece nemmeno 24 ore dopo, per la prima volta a memoria d'uomo, non uno ma ben due ministri, quelli dell'Interno e della Giustizia, annunciano «inchieste» per capire come siano state possibili le violenze degli agenti di mercoledì scorso e, soprattutto, che dal dicastero di via Arenula siano stati sparati lacrimogeni in serie su ragazzi inermi e pacifici che cercavano una via di fuga dalle cariche del lungotevere.
I candelotti sparati dalle sedi istituzionali in testa ai passanti sono un inedito perfino per la tormentata gestione