di Paolo Valentini :: Intervista ad Irvine Welsh
Il ragazzo cattivo della letteratura anglosassone è tornato. Iconoclasta, arrabbiato e provocatorio come sempre. Non è cambiato nulla nel modo di raccontare le “sue” storie. Le sue canaglie preferite, i suoi scalmanati diavoli alla ricerca di panacee, usano le stesse parolacce, lo stesso linguaggio oltraggioso e scandaloso delle persone che vivono ai margini. La stessa rabbia, lo stesso rancore, la stessa disperazione e ansia di bucarsi.
Irvine Welsh è la letteratura realista di oggi. Un po’ Dickens, un po’ Bukowski, la sua scrittura “sporca ”, eccentrica, spesso disordinata e virulenta, anarchica nello stile fa decisamente scuola.