di Loris Campetti
Ha proprio ragione Susanna Camusso. La segretaria della Cgil ha detto che per fare una politica come quella che sta impoverendo il paese non c'era bisogno dei professori. E ha aggiunto che questa politica bisogna combatterla. Quali armi ha un sindacato per cercare di ribaltare la logica che impone il primato della finanza e preferisce la tassa sul macinato a una seria patrimoniale per recuperare i soldi necessari a riempire le borse degli esattori europei, meglio sarebbe per dare al paese un futuro di lavoro socialmente e ambientalmente sostenibile? Da che mondo è mondo, la prima arma è lo sciopero generale. Difficile incidere sulle scelte politiche limitandosi a un happening a S.Giovanni; difficile, senza mettere in moto un movimento di lotta, far entrare in testa a chi si propone alla guida del paese, magari in alternativa a Berlusconi e in «discontinuità» con Monti, lo slogan di ieri: il lavoro prima di tutto.