di Luca Casarini
Un uomo di 66 anni è l’ennesima vittima della violenza della polizia in Grecia. Non può che iniziare così qualsiasi ragionamento su ciò che sta accadendo. L’immagine, terribilmente plastica per essere la testimonianza di qualcosa di così pesante come la trasformazione in stato di polizia di ogni piazza che protesta in Europa, è in realtà quella degli ultimi due anni. La gente greca protesta, continua a mobilitarsi, non molla. E’ la parte attiva di un paese devastato socialmente dalle ricette della troika, della Banca centrale, del Fondo Monetario, che hanno uno alla volta e tutti insieme, riportato all’800 il livello dei diritti e delle garanzie e proiettato contemporaneamente al tempo di Blade Runner la maniera di estrapolare profitti e di privatizzare la vita.
La Grecia, quella che abbiamo imparato a conoscere oggi, è una società dove 400.000 bambini sono malnutriti. La gente scende in piazza, resiste, prova a rompere le barriere che isolano il parlamento dalla piazza, dalla città, dalla democrazia.