di Alfonso Gianni
Malgrado le patetiche precisazioni del Ministro Grilli, siamo di fronte a una nuova manovra economica da parte del governo Monti per il valore di ben 11,6 miliardi di euro. Non proprio bruscolini in questi tempi di magra. Naturalmente il tutto viene motivato con la necessità di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. Chi voleva la prova dell'assurdità e delle pesanti conseguenze sociali di questa norma introdotta in Costituzione, ora ce la ha di fronte.
Il punto essenziale del provvedimento governativo sta nella doppia manovra: abbassamento di un punto di due aliquote Irpef, quella al 23% e quella al 27%, mentre, anzichè scongiurare l'incremento dell'Iva, lo si eleva di un punto. Si dice che le due cose dovrebbero stare in equilibrio, ma è assai poco credibile che così effettivamente sia.