di Roberto Gramiccia
Se è vero che il peggio non è mai venuto, la legge di stabilità che è in discussione al Consiglio dei ministri conferma drammaticamente questa regola. La vittima come al solito è la Sanità pubblica per la quale sono stati ipotizzati tagli per ulteriori 1,5 miliardi, scesi, sembrerebbe, ad 1 miliardo dopo le proteste del ministro Balduzzi.
Sparare sulla croce rossa è un gesto da filantropi rispetto alla sadica determinazione espressa dal governo Monti di recidere i nervi e le arterie di un sistema sanitario pubblico, che fino ad oggi ha difeso come poteva (purtroppo non la garantisce più da anni) la salute degli italiani. Persino Livia Turco ha dichiarato: “La sanità ha già dato e il paventato taglio di oltre un miliardo sarebbe un colpo inaudito per il Ssn, oltreché incoerente con i recenti provvedimenti del Governo”.