di Marco Berlinguer
Marcello De Cecco, mente caustica e grande esperto di finanza, non è ottimista. E il perché è presto detto: «Il problema numero uno oggi, come negli anni Venti e Trenta, è il predominio della finanza privata. Ma non c’è nessuna volontà politica di affrontarlo». Con un ulteriore avviso: «Ovunque stanno crescendo forze populistiche e nazionalistiche. È anche questa
un’analogia con quegli anni». Cominciamo dal primo punto. Già prima della crisi, Padoa Schioppa e Saccomanni –ovvero due personaggi dell’ufficialità –paragona - rono i mercati finanziari a “bestie selvagge ” che nessuno era più in grado di domare. Poi nel 2007 è arrivata questa crisi gigantesca e se ne sono accorti tutti. Ne è seguito un gran parlare. Persino il Fmi, la casa del liberismo mondiale, aprì un discorso sull’opportunità di un controllo sui movimenti di capitale. Ma sono rimaste tutte chiacchiere. Già, in nome della difesa del libero mercato.











