di Dino Greco
“Reperto archeologico”. Con questo lapidario e irrevocabile giudizio, Luca Nivarra (il manifesto del 10 gennaio) suggerisce di mandare in soffitta la Costituzione del ’48, arnese ormai esausto, utile un tempo che fu, ma di cui si sono perse le tracce, tanto sono mutate struttura e sovrastruttura della società italiana.v“Irriducibili vestali”, “anime belle”, presenti “a legioni” soprattutto a sinistra, sono per Nivarra quanti – in compagnia di qualche “guitto televisivo” – si ostinano a riesumare i fasti della Carta, ormai ridotta a feticcio adorato da ingenui e da ipocriti.
di Eleonora Martini
Se una certa pseudo scienza continua a fomentare irragionevoli luoghi comuni sulle famiglie omosessuali, a sfatarne l'ultimo, il più resistente dei tabù, ci hanno pensato i giudici della Suprema corte di Cassazione, rifiutando senza mezzi termini «il mero pregiudizio che sia dannoso per l'equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale». Ancora una volta, è un tribunale e non la politica a modernizzare uno Stato non adeguato alla società attuale: negli anni scorsi la Corte costituzionale e la stessa Cassazione si sono pronunciate
del Gruppo di facilitazione del Vertice dei Popoli
Tra il 25 e il 27 gennaio 2013 si terrà a Santiago de Chile il Vertice dei Popoli dell’America Latina, i Caraibi ed Europa: per la giustizia sociale, la solidarietà internazionale, e la sovranità dei popoli. Ciò avverrà in forma parallela al Vertice Unione Europea-CELAC (Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi) dove saranno rappresentati tutti i governi della UE e dei Paesi associati alla CELAC. In questo contesto, si realizzerà inoltre la riunione della CELAC, occasione nella quale il governo del Cile cederà il coordinamento del blocco regionale al governo di Cuba.
di D.P.
La voce circola da giorni, ma stavolta la conferma c'è, anche ancora se rigorosamente off the record. Il grillino dissidente Giovanni Favia sarebbe interessato alla «rivoluzione civile» di Antonio Ingroia. Persino tentato. Arruolare il consigliere regionale emiliano cacciato a dicembre dal Movimento 5 stelle, per il magistrato palermitano sarebbe un colpaccio: tanto sul piano dei voti da sfilare a Grillo, quanto per rispondere a chi - come i «professori» di Cambiare si può - lo accusa di dare troppo spazio ai partiti della sua cabina di regia, composta dai sindaci De Magistris e Orlando ma anche il quartetto dei segretari Di Pietro-Diliberto-Ferrero-Bonelli.
di Bruno Moretto
Il 24 e il 25 febbraio in tutta Italia si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle camere e, in concomitanza, le elezioni per il rinnovo di alcuni consigli regionali e comunali. A Bologna invece non si può: il sindaco Viginio Merola non intende far svolgere il referendum consultivo che chiede ai cittadini di esprimersi sull'uso del milione di euro con i quali ogni anno il comune finanzia il funzionamento delle scuole materne paritarie private.
Il quesito, che è stato approvato il 23 luglio dal comitato dei garanti eletto dal consiglio comunale, così recita: «Quale, fra le seguenti proposte di utilizzo delle risorse finanziarie comunali che