di Rassegna.it

Altri 4,5 milioni di disoccupati nell'eurozona: nei prossimi quattro anni si potrebbe arrivare a un totale di 22 milioni. È l'allarme lanciato da un rapporto dell'Ilo diffuso oggi (11 luglio) a Ginevra. Lo studio avverte che senza cambiamenti di rotta delle politiche di austerity ci saranno nuove difficoltà sia per i paesi attualmente sotto pressione sia per quelli in cui la situazione odierna è più stabile.

"Non è solo l'eurozona in difficoltà, ma è l'intera economia globale che rischia di essere contagiata", afferma il direttore generale dell'organizzazione, Juan Somavia.

"Se non saranno avviate misure per aumentare gli investimenti nell'economia reale - ha aggiunto - la crisi peggiorerà e non sarà possibile nessuna ripresa dell'occupazione".

Anche

le economie più forti

dell'eurozona sono a rischio. Se infatti è vero che la perdita di posti di lavoro è stata più pesante nei paesi dell'Europa meridionale, è altrettanto vero che Germania, Austria, Lussemburgo e Malta, gli unici paesi che hanno visto un aumento degli occupati dal 2008, iniziano ad avvertire i segnali della fine del miglioramento.

Secondo il rapporto, la promozione di una strategia di crescita nell'eurozona basata sulla creazione di posti di lavoro è ancora possibile con una moneta unica, ma il campo per realizzare questa inversione di rotta si sta restringendo. "L'austerità - prosegue il dossier - si è tradotta in un indebolimento della crescita economica e in un peggioramento dei bilanci delle banche, che ha portato a un'ulteriore contrazione del credito e alla conseguente riduzione degli investimenti e dei posti di lavoro".

Il paradosso è che le economie dell'eurozona dove si è registrato un aumento della disoccupazione hanno ridotto le risorse a sostegno delle persone in cerca di lavoro. È avvenuto il contrario nelle economie forti della zona euro. Un accordo basato sul dialogo sociale, destinato ad ampliare la base impositiva, potrebbe aiutare a finanziare i programmi di promozione dell'occupazione dove necessario. La raccomandazione dell'Ilo è chiara: l'Europa deve uscire subito dalla trappola dell'austerità.

 

da Rassegna.it

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