Alle/Ai consigliere/i regionali, provinciali e comunali

 

Car* compagn*,

abbiamo preparato un ordine del giorno, da presentare nei rispettivi consigli, sulla delicata questione del calcolo del reddito per ottenere la pensione di invalidità. Noi siamo da sempre per calcolare solo il reddito individuale, senza considerare quello del coniuge. Ma preoccupa una recente sentenza della Corte di Cassazione che afferma il contrario, rischiando così di escludere decine di migliaia di persone dal diritto di ricevere la pensione di invalidità. Per questo, attraverso l'ordine del giorno, si impegna il consiglio (comunale, provinciale o regionale) a chiedere al Parlamento una netta presa di posizione attraverso una legge che stabilisca, una volta per tutte, senza interpretazioni libere, che si tiene conto solo del reddito della persona.

 

Vi invitiamo, pertanto, a presentare l'ordine del giorno nella prossima seduta utile.

Buon lavoro a tutte e a tutti,

 

Antonio Ferraro, responsabile nazionale Politiche Sociali Prc

Roberta Fantozzi, Segreteria nazionale Prc

 

DI SEGUITO IL TESTO DELL'ORDINE DEL GIORNO:

 

 

Ordine del giorno

 

 

 

LIMITE REDDITUALE PER PENSIONE DI INVALIDITA’

 

 

Il consiglio comunale/provinciale/regionale di …………………………

 

 

Premesso che

 

- negli ultimi cinque anni il sistema del welfare pubblico ha subito pesanti tagli da parte del governo centrale, causando il ridimensionamento, quando non la chiusura, di prestazioni e servizi sociali essenziali;

 

- la nostra Costituzione garantisce i diritti sociali e promuove l’eliminazione degli ostacoli all’uguaglianza;

 

- la spesa sociale non è un costo da tagliare, ma un investimento per un futuro migliore, socialmente inclusivo;

 

- la pensione di invalidità è un diritto sociale individuale.

 

 

Considerato che

 

- desta forte preoccupazione il recente pronunciamento della Corte di Cassazione (Sezione Lavoro, Sentenza n. 7320 del 22 marzo 2013) che afferma che il reddito a cui fare riferimento non è solo quello individuale, ma deve essere sommato a quello del coniuge, se presente;

 

- la Sentenza non è legge e non incide immediatamente sulle prestazioni di milioni di invalidi civili, ma potrebbe condizionare il confronto in corso fra INPS e Ministero del Lavoro proprio su questo tema;

 

- l’INPS a fine 2012 aveva emanato una circolare che già prevedeva il computo del reddito coniugale (e non più individuale) ai fini della concessione della pensione, che in seguito alle proteste delle Associazioni e dei Sindacati è stata poi ritirata.

 

 

Ritenuto

 

necessario un immediato intervento da parte del Parlamento per evitare che una decisione di un tribunale possa escludere decine di migliaia di persone dal diritto di avere la pensione di invalidità, già esigua nell’importo.

 

 

Chiede che

 

il Parlamento intervenga al più presto perché si faccia chiarezza su un tema così delicato, stabilendo per legge che il limite reddituale per ottenere la provvidenza economica legata all’invalidità civile parziale o totale sia riferito solo ed esclusivamente al reddito personale.

 

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