Oggi I pensionati di Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato a Roma per protestare contro il governo che si è rifiutato di prendere in considerazione le pur moderate richieste avanzate sulla rivalutazione delle pensioni e sulla non autosufficienza: “Siamo invisibili, ignorati, inascoltati. Come se non esistessimo”.
Per la legge di Bilancio del governo Conte 2 in Italia non esiste un problema pensionati e la partita rivalutazioni è stata chiusa con la mancia insultante di 6 centesimi di aumenti. Gli alleati della maggioranza litigano su tutto, ma sulle pensioni sono tutti tacitamente d’accordo: il problema non si pone.
L’esatto contrario di ciò che dice l’osservatorio sulle pensioni dell’Inps da cui risulta che nonostante il numero delle pensioni continui a calare negli anni, i pensionati italiani sono sempre più poveri: la pensione di vecchiaia media non arriva a 1200 euro, con le donne che prendono la metà degli uomini, 12,6 milioni di pensioni non arrivano a mille euro, 10 milioni di pensioni sono sotto i 750, 6 milioni di pensionati prendono così poco da aver bisogno di integrazioni assistenziali.
E pur in queste difficoltà i pensionati sono costretti, come emerge da una ricerca della fondazione Di Vittorio, a surrogare un welfare pubblico in via di progressivo smantellamento e gravemente inadempiente verso giovani, donne lavoratori e famiglie sempre più in difficoltà a causa di lavori precari, bassi salari e disoccupazione diffusa.
Sono ben 10 i miliardi con cui I pensionati, quelli che vivrebbero allegramente alle spalle dei giovani contribuiscono ogni anno al sostentamento di figli e nipoti permettendogli di arrivare a fine mese.
Il sostegno a questa lotta è parte dell’impegno del Prc per costruire una grande mobilitazione sociale che unisca tutte le soggettività sociali, sindacali e politiche in difesa dei salari, dell’occupazione e per pensioni di oggi e di domani dignitose nel rispetto del dettato costituzionale.
Lottiamo per il Diritto alla pensione per tutte/i con 40 anni di contributi indipendentemente dall’età; pensione di vecchiaia a 62 anni per tutti con l’introduzione di annualità di vantaggio per le donne in relazione al lavoro di cura svolto nel corso della vita, pensione di garanzia per i giovani.
Se si vuole i soldi ci sono! Basta volerli prendere Introducendo una patrimoniale sulle grandi ricchezze e un deciso aumento della progressività delle imposte, il taglio di privilegi fiscali, delle spese militari e per grandi opere inutili e dannose.
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro Rifondazione Comunista - Sinistra Europea