La dirigenza del gruppo ha espresso l’intenzione di chiudere lo stabilimento di Longarone. L’annuncio comunicato direttamente alla stampa smentisce spudoratamente gli accordi firmati dall’azienda nel 2019 e avviene dopo un anno di aumento dei ricavi di un miliardo.

Considerando poi che Lo stabilimento di Longarone venne costruito grazie agli ingenti contributi ricevuti per le leggi speciali per la ricostruzione dopo il Vajont, strage di stato, è chiaro come siamo all’ennesimo esempio di una azienda che in forme tracotanti e volgari mostra il disprezzo per i lavoratori e non si fa problemi a sfregiare un territorio cui deve la sua fortuna.

È un’altra perfetta manifestazione dell’arroganza delle multinazionali che spadroneggiano impunemente nel nostro paese: prendi i soldi pubblici, sfrutta i lavoratori e il territorio e poi scappa all’estero.

Tutto ciò è inaccettabile! Rifondazione lo ha detto nel 2019 e lo ribadisce oggi: chiudere SAFILO significa non solo mettere in crisi la possibilità di sopravvivenza di molti lavoratori, ma la tenuta sociale e produttiva di un’intera Provincia. Un territorio difficile che sconta un calo demografico importante, che in questi anni ha subito molte chiusure molte dismissioni e difficilmente è in grado di assorbire circa 500 lavoratori.

Chiudere Safilo è una offesa per i lavoratori che in questi anni hanno dato al gruppo Safilo più di quanto ricevuto permettendogli di arricchirsi; è una offesa per i morti del Vajont, è una offesa per tutti quelli che giorno dopo giorno decidono di vivere in questa Provincia.

La fabbrica non deve chiudere, la multinazionale va fermata!

Per questo Sosteniamo lo sciopero indetto per oggi dai sindacati confederali e anche per dire alla politica locale di occuparsi meno dei grandi eventi e di più del grande problema di questa nostra terra: le tante chiusure di aziende e il progressivo depauperamento del tessuto produttivo del territorio, altrettante aggressioni alla dignità dei lavoratori e delle loro famiglie in nome del primato del profitto.

Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Moira Fiorot, segretaria provinciale della federazione di Belluno
Partito della rifondazione Comunista/Sinistra Europea

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