La società giapponese Calsonic Kansei controllata dal fondo statunitense Kkr ha deciso di chiudere il proprio stabilimento Magneti Marelli di Crevalcore per spostare le produzioni nello stabilimento di Bari.
Il sito produttivo nella provincia di Bologna attualmente occupa 229 lavoratrici e lavoratori.
Nella nota della società si legge che pur ritenendo strategica la presenza in Italia ritiene il proseguo dell'attività del sito insostenibile.
Noi riteniamo invece che non sia più sostenibile questo capitalismo predatorio che fa delle lavoratrici e lavoratori e le loro famiglie delle pedine da muovere a proprio piacimento nella scacchiera del profitto, riteniamo insostenibile un sistema produttivo che fa della riduzione del costo del lavoro, della scarsa innovazione tecnologica e ricerca la base sulla quale arricchirsi dimostrando una miopia che porta palesemente all'impoverimento della società, dell'industria e del tessuto produttivo.
Nell'esprimere la nostra solidarietà incondizionata ai lavoratori coinvolti e alle loro famiglie condividiamo le richieste fatte dai sindacati i quali chiedono a Marelli di rivedere la propria decisione e al governo di convocare immediatamente un tavolo istituzionale di confronto.
Per questi motivi riteniamo giusta la decisione di indire immediatamente un presidio ai cancelli della fabbrica e sosteniamo lo sciopero di 8 ore indetto per venerdì 22 settembre durante il quale saremo al fianco dei lavoratori per sostenere la loro lotta.
Questa mattina una delegazione di Rifondazione Comunista guidata dal segretario nazionale Maurizio Acerbo e dal responsabile lavoro Nello Patta si è recata a portare solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori in lotta.
Ufficio Stampa