Il Liceo Economico Sociale, indirizzo del Liceo delle Scienze Umane, ha svolto un’importante funzione di formazione di studenti e studentesse nella comprensione delle dinamiche sociali, attraverso lo studio di materie come la Sociologia, l’Antropologia, le Scienze economiche e giuridiche, fornendo un’ampia possibilità di accesso a numerose facoltà universitarie.
Unico liceo senza lo studio del Latino, ma con la presenza delle materie umanistiche che caratterizzano tutti i licei. Proprio l’assenza del Latino e la forte connotazione sociale hanno fornito un grande appeal a questo indirizzo in costante crescita negli anni. Un impianto culturale fortemente sgradito però a questo governo, che vede come il fumo negli occhi una cultura incentrata su discipline “sociali”. Ecco allora che si arriva alla sua soppressione, sostituendolo dall’anno scolastico 2024/2025 con il Liceo “Made in Italy”, uno strano nome, per chi vuole sostituire l’Inglese con l’Italiano ovunque, ma tant’è.
Il mercato anche per questo governo è una sorta di divinità, il centro materiale e ideale dell’intera società, nonostante i danni fatti e che sta facendo. Quindi via discipline che potrebbero aprire gli occhi su cosa succede nella società, consentendo di vederne e capirne gli aspetti negativi e contraddittori, a favore di quelle che possono stabilire un legame di subordinazione sempre più forte con le imprese e il mercato. A tale scopo viene anche istituita la Fondazione “Imprese e competenze per il Made in Italy” per promuovere il raccordo tra le aziende che ne rappresentano l’eccellenza e i Licei del Made in Italy.
Qualcuno penserà che non c’è niente di male, che si possono aprire nuovi spazi occupazionali, peccato che i problemi dei nostri tempi, a partire da quello climatico, richiedono una decisa riconversione economico/sociale, anche con nuove professioni, e di svincolarsi dalla subordinazione al mercato e alla logica dell’impresa.
Rifondazione Comunista è al fianco delle scuole che si stanno battendo per la salvezza dei LES e invita tutto il mondo della Scuola a farsene carico.
Maurizio Acerbo - Segretario nazionale,
Loredana Fraleone – responsabile Scuola Università Ricerca, Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea