I sindacati di base della Scuola scioperano il 9 maggio per respingere gli attacchi, che da tutte le parti tentano di ridurre la Scuola a uno strumento di consenso di chi governa, deprivato di qualunque impostazione culturale critica e della libertà d’insegnamento, come verrà denunciato il giorno successivo, 10 maggio, in un importante convegno a Roma dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università.
Con diverse accentuazioni, ma in un’unica giornata, Cobas, USB, UNICOBAS indicono una giornata di lotta prioritariamente contro l’Autonomia regionale differenziata, che vanificando il dettato costituzionale porterebbe a 20 sistemi scolastici diversi, con diverse risorse e condizioni normative del personale della Scuola.
La giornata del 9 maggio coincide inoltre con la somministrazione nella scuola primaria dei test INVALSI, che oltre a misurare in modo standardizzato capacità che si esprimono invece nei modi più creativi, espropriano gli/le insegnanti della funzione valutativa, la più importante per modulare il processo formativo.
La piattaforma dello sciopero affronta i principali problemi che la Scuola subisce da anni, dai tagli di risorse alle classi pollaio, dal precariato al trattamento economico del personale.
Come sempre, Rifondazione Comunista è a fianco della giornata di lotta del personale della Scuola, a sostegno dell’istituzione che dovrebbe garantire libertà e far crescere l’uguaglianza.
Maurizio Acerbo - segretario di Rifondazione Comunista/SE
Loredana Fraleone - responsabile nazionale Scuola Università Ricerca