di violapost.it
Pubblichiamo la lettera aperta di Giuseppe Ciraolo, di Messina, dirigente dei Giovani Democratici, sulle elezioni regionali siciliane. Diversamente da quanto indicato dal suo partito, alleato in Sicilia con l’Udc, lui ha scelto di votare Claudio Fava. Ecco il testo:
La candidatura di Claudio Fava è la scelta più naturale che tutto il centro sinistra dovrebbe abbracciare – al di la di cavilli burocratici, statuti, e chi più ne ha più ne metta. Sostenere Fava vuol dire sostenere un’ idea di politica, di società, di cultura che la sinistra non può ignorare in nome di un’alleanza suicida con le peggio del cuffarismo locale.
Sto con Fava perché rappresenta quella rottura che avremmo dovuto fare noi del Pd, ma l’eccesso di potere, di certi personaggi ci ha messo nelle mani dell’indagato per mafia Lombardo sacrificando ideali, ignorando gli insegnamenti di La Torre e Mattarella. Le loro idee dovevano essere il perno per un rilancio, del centro sinistra e dell’isola. Inseguendo l’ Udc locale non facciamo altro che alimentare la disillusione dei nostri militanti e del nostro elettorato. E così, mentre Lombardo colleziona nuovi e gravi capi d’imputazione sulle sue amicizie con la mafia, il centrosinistra arranca all’Ars: passettini, parole prudenti e rinvii. Il centrosinistra in Sicilia appoggiando Lombardo ha ridotto la politica ad affare personale e a gruppi di potere. Hanno consegnato la seconda Regione d’Italia a chi per anni ha contribuito a distruggerla.
Ho sempre creduto nella mia Terra, l’ho sempre amata, è una terra che può disporre di tutto sotto il profilo turistico, ambientale, climatico, sociale e culturale, per tanti, troppi decenni è stata usata, spremuta come un limone per portare vantaggi a pochi illustri personaggi più o meno collusi con la mafia, ho sopportato, abbiamo sopportato fin troppo ma ora siamo obbligati a dare una svolta, lo dobbiamo ai nostri padri, a chi crede ancora in una società migliore , e prova per quel che può a cambiare. La Sicilia come tutte le regioni italiane, vive una crisi sociale profonda, vi è rassegnazione e sfiducia dovuta ad una gestione politica dissennata. Quasi mezzo milione di euro per assumere altri sei dirigenti, al presidente Raffaele Lombardo i 1800 dirigenti della Regione non bastavano più.
Mentre i partiti fanno melina sulla mozione di sfiducia, il saccheggio della Sicilia continua. E’ ora di cambiare strada. Lo dobbiamo a quei siciliani onesti che soffrono di più, che fanno più fatica a lavorare e a vivere. E lo dobbiamo in particolare alle generazioni future, non possiamo lasciare in eredità una regione che hanno reso sempre più chiusa e buia. Io sono certo che c’è un’altra Sicilia, si può sognare. Sarebbe bello se questa Sicilia vera, profonda, laboriosa, solidale, si facesse vedere, si mostrasse a se stessa e a tutta Italia. I Movimenti, partiti e i cittadini si riuniscano nella piazze siciliane, per dire “giriamo pagina. Il Partito Democratico non si chiuda in se stesso per affrontare questa discussione. È l’era della partecipazione, del ritorno della “buona politica” che porterà domani al “buon governo”; è l’era dell’assunzione di scelte responsabili nell’esclusivo interesse dei cittadini. Le idee, la discussione, il confronto ed il dialogo sono il fuoco del nostro operare, noi siamo per la democrazia, non per l’oligarchia partitocratica locale.
Vai Claudio, fammi riassaporare il piacere di fare politica col cuore, i siciliani onesti sono tutti con te.
Giuseppe Ciraolo
(Giovani Democratici)