di Stella Morgana

Non solo guadagnano meno degli uomini. In più – e nella maggior parte dei casi è una conseguenza – per avere un mutuo devono fare il doppio della fatica e quindi spesso ottenere la metà dei risultati. I numeri snocciolati dal portale Mutui.it raccontano che solo il 27% delle richieste in banca hanno una donna come intestatario numero uno.
Perché? Mamme, sorelle, fidanzate o mogli a fine mese in busta paga si ritrovano il 16,4% in meno rispetto ai loro colleghi. Quindi o pagano in contanti o si trovano un compagno  che  spesso risulti più “affidabile” alle banche.


L’identikit delle donne che chiedono un mutuo è questo: circa 39 anni, con la voglia di comprare una prima casa  (74% del totale delle richieste) e soprattutto con uno stipendio sul conto che superi i 1800 euro. Una donna single nel 59% dei casi e in carriera che chiede alla banca circa 127.000 euro, da restituire in media in 24 anni con tasso variabile (almeno per il 44% delle richieste in rosa).

Insomma, meno lavorano, meno guadagnano, meno possono farcela da sole. E al Sud i numeri dicono che per le donne, almeno in tema di mutui, va peggio perché i numeri anno di pari passo all’occupazione femminile: se in Liguria le richieste di mutuo da parte di donne sono pari al 34%, in Puglia sono poco più che il 17%.

 

pubblicogiornale.it

 

 

 

Condividi

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno