Andrea Di Stefano, 48 anni, giornalista e direttore della rivista di finanza etica «Valori». Su Radio Popolare è protagonista di una trasmissione di culto, «Il giorno delle locuste». In onda si è guadagnato il titolo di «Professore» rispondendo con serietà alle provocazioni del conduttore (Gianmarco Bachi), una maniera geniale di parlare di macro economia da sinistra. Con Carlo Monguzzi ed Emilio Molinari, negli anni Novanta, ha costituito il primo osservatorio contro le «ecomafie», collabora con diverse testate, è membro della commissione di beneficienza della Fondazione Cariplo, e vent'anni fa scriveva di economia sul manifesto.
E' sostenuto dal Prc e dal vasto arcipelago della sinistra, è il candidato che più ha saputo suscitare entusiasmo. E' riuscito a colpire nel segno per la sua capacità di sintesi, per la chiarezza e per la competenza con cui ha fatto proposte credibili ma in grado di far sognare. Dal reddito minimo, alla tutela dell'ambiente, senza dimenticare la centralità del lavoro e la necessità di scardinare il sistema di potere legato a Cl e alla Compagnia delle Opere. E' di sinistra, ma di una sinistra moderna che nei fatti dimostra di poter guardare molto in avanti.
il manifesto 15.12.2012