di Umberto Martelli
La difficile contingenza economica internazionale sommata alle ultime manovre del governo stanno stringendo in una morsa letale milioni di italiani. Dall inizio dell’ anno almeno 30 piccoli imprenditori si sono tolti la vita, ultimo ieri un imprenditore del nuorese che, sopraffatto dal senso di vergogna e umiliazione per il fallimento della sua azienda e dal licenziamento dei figli, ha deciso di farla finita con un colpo di pistola nella vigna di famiglia.
Lo Stato dovrebbe intervenire in qualunque modo e con qualunque mezzo per evitare la drastica soluzione senza ritorno, dovrebbe almeno tentare di creare un network d’informazione e di assistenza sociale per i cittadini in difficoltà. Invece sembra che la campagna d’informazione che interessa allo Stato sia un’altra. Proprio in questi tre mesi sono aumentate, in radio e tv, le pubblicità sul gioco d’azzardo legalizzato, ormai siamo bombardati continuamente da gratta&vinci di ogni sorta, calcio scommesse e poker on-line. Qualcuno potrebbe pensare che ci sia una correlazione tra crisi e aumento dei consigli per gli acquisti sul gioco d’azzardo, alcuni cittadini un po’ diffidenti potrebbere addirittura iniziare a pensare che a qualcun’altro faccia comodo la disperazione. Secondo un recente rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità oltre un milione e mezzo d’italiani, il 3% della popolazione, soffre di dipendenza da gioco. I soggetti più vulnerabili sono i giovani, alcune stime parlano di centinaia di migliaia di ragazzi che grazie ad Internet giocano costantemente.
“Gioca consapevolmente” recitano molte pubblicità. Bisognerebbe capire cosa vuol dire giocare consapevolemente quando le ultime cifre del mese di marzo hanno registrato 1,6 miliardi di euro in giocate con un incremento del 14,2 % rispetto a febbraio. Lo Stato dovrebbe intervenire drasticamente sul gioco d’azzardo e in particolare sull’uso della pubblicità ingannevole perchè “vincere facile” in tempi duri come questi è tutto tranne che una pubblicità sana e trasparente.
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