“La cancellazione del periodo di leva ai fini del computo della età pensionabile non solo è una misura meschina e antipatriottica ma è palesemente anticostituzionale. Infatti i milioni di italiani che hanno prestato il servizio militare o quello civile sostitutivo non lo hanno fatto per libera scelta ma per un obbligo solennemente sancito dall’articolo 52 della Costituzione. Non contemplare l’anno di leva ai fini pensionistici significa inoltre accanirsi con chi ha fatto il proprio sacro dovere di difendere la Patria e premiare chi invece , grazie a conoscenze, mazzette o condizioni di privilegio è riuscito in un modo o nell’altro ad evitare l’onere della coscrizione obbligatoria.” E’ quanto afferma Alfio Nicotra, responsabile nazionale Pace e Movimenti del Partito della Rifondazione Comunista.
“L’articolo 52 della Costituzione – prosegue Nicotra – prevede espressamente che chi è sottoposto all’obbligo della leva non deve subire discriminazioni quando afferma che il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino’. E’ evidente che il computo degli anni per la pensione è da considerarsi a tutti gli effetti parte integrante della posizione di lavoro del cittadino.”“Ormai c’è un divorzio completo tra questo governo e il Paese reale - conclude l’esponente del Prc - e si punta volutamente al massacro sociale di chi ha rispettato la legge e dimostrato senso di attaccamento alle istituzioni democratiche. Lo sciopero generale del 6 settembre è solo l’inizio di una mobilitazione più vasta contro chi , dalla tolda di comando, ha deciso di tradire l’Italia migliore e il suo popolo. “
Roma, 30 agosto 2011
--Ufficio Stampa Prc-Se