Ancora una volta la destra, oggi è al governo, non perde occasione per usare strumentalmente il dramma delle foibe per capovolgere la storia, come accadde con l’istituzione del “Giorno del Ricordo”, in ottemperanza alla legge del 2004, approvata su richiesta di un gruppo di deputati prevalentemente di Alleanza Nazionale e Forza Italia, semplicemente per fare da contrappeso al Giorno della Memoria.

Ed è proprio quello che la destra intende fare, usare la vicenda delle foibe per sminuire i crimini fascisti e nazisti e soprattutto per screditare la Resistenza.

Con una circolare ministeriale si sollecitano le scuole a fare iniziative per diffondere la conoscenza della “spirale di violenza che esplose all'indomani della firma dell'armistizio...”, come se la violenza si fosse manifestata solo dopo l'8 settembre. Ma la violenza durante il regime fascista, le “squadre di azione” in atto già dal 1920, gli incendi, le aggressioni, le repressioni, le occupazioni e i crimini e la barbarie contro uomini e donne inermi questo non va messo a conoscenza?

Già in una circolare dell'anno scorso emanata dal Ministero dell'Istruzione si equiparava la vicenda delle foibe allo sterminio degli ebrei, dramma di natura ben diverso, sia nei numeri che nelle cause che l'hanno originato.

La circolare delle prefetture indirizzata ai sindaci e alle scuole è inaccettabile, sia perché contiene delle falsità, sia perché lede l'autonomia delle scuole e dei docenti, obbligati a comunicare alle prefetture le iniziative intraprese nell’attuarla: altro che libertà di insegnamento!

È chiaro ormai il tentativo in atto di stravolgere la storia per minimizzare i crimini fascisti e nazisti e per questo più volte sono stati colpevolizzati gli storici che, studiando e analizzando gli avvenimenti dei vari periodi, ne hanno dato una immagine, la più realistica possibile contestualizzandoli al momento storico.

Bene ha fatto il Presidente dell’ Anpi, Gianfranco Pagliarulo, a chiedere il ritiro della circolare, ritenendola strumentale e lesiva dell'autonomia scolastica. Gli esprimiamo tutta la nostra solidarietà di fronte all'attacco del senatore Gasparri che definisce l’Anpi “faziosa”. Anpi è una grande associazione antifascista fatta di uomini, donne e tanti giovani che si impegnano per la difesa della Costituzione così come dovrebbe essere compito di chi ha giurato su di essa entrando nelle istituzioni.

I negazionisti sulle verità del secolo scorso sono quelli come Gasparri che vogliono fare della storia un uso distorto per raccontare false verità ad uso di chi detiene il potere.

Le argomentazioni faziose della destra estrema erano già vergognose e inaccettabili quando questi, con pochi voti, si trovavano all'opposizione. Oggi é in atto, dall'inizio del loro mandato a questa parte, un vero e proprio tentativo di scomporre strutturalmente i valori dell'antifascismo e della resistenza partigiana su cui si fonda la nostra Costituzione.

Questo è solo il primo passo verso un fine, non ancora dichiarato, che presto si paleserà definitivamente: delegittimare totalmente la lotta partigiana che ha liberato il nostro paese dal nazifascismo"

Rita Scapinelli, Responsabile nazionale antifascismo Prc – S.E.
Edoardo Casati e Marco Canciani responsabili Scuola Università e Antifascismo dei Gc

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